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WebP vs AVIF: quale formato immagine usare nel 2025

L’ottimizzazione delle immagini è diventata una colonna portante della web performance moderna. In un’era dove la velocità di caricamento e l’esperienza utente (UX) sono cruciali non solo per il posizionamento sui motori di ricerca (SEO) ma anche per la soddisfazione e la conversione degli utenti, scegliere il formato immagine giusto è fondamentale. Per anni ci siamo affidati a JPEG, PNG e GIF, ma il panorama è cambiato radicalmente con l’introduzione di formati più efficienti. Tra questi, WebP e AVIF si sono affermati come i contendenti principali. Ma nel 2025, quale dovresti scegliere per i tuoi progetti frontend? Questo articolo analizza nel dettaglio WebP vs AVIF, fornendo agli sviluppatori italiani gli strumenti per una scelta consapevole.

L’importanza dell’ottimizzazione immagini nel web moderno

Prima di tuffarci nel confronto WebP vs AVIF, ricordiamo perché l’ottimizzazione delle immagini è così vitale:

  1. Performance: Immagini più leggere significano tempi di caricamento più rapidi. Questo impatta direttamente sui Core Web Vitals di Google, in particolare sul Largest Contentful Paint (LCP – vedi la nostra guida all’ottimizzazione LCP). Un sito veloce migliora l’esperienza utente e riduce il bounce rate.
  2. UX (User Experience): Nessuno ama aspettare. Immagini che si caricano istantaneamente contribuiscono a un’esperienza fluida e professionale.
  3. SEO: Google premia i siti veloci e ottimizzati. Una buona strategia di ottimizzazione delle immagini è parte integrante di una checklist SEO tecnica efficace.
  4. Consumo di banda: Immagini più piccole consumano meno dati, un aspetto importante sia per gli utenti con piani dati limitati sia per ridurre i costi di hosting e CDN.

Con questi punti in mente, vediamo come WebP e AVIF possono aiutarci a raggiungere questi obiettivi.

Che cos’è WebP?

Sviluppato da Google e introdotto nel 2010, WebP (pronunciato “weppy”) è un formato immagine moderno che mira a sostituire i formati più vecchi come JPEG, PNG e GIF offrendo una compressione superiore a parità di qualità visiva.

Vantaggi di WebP

  • Compressione Efficiente: WebP offre una compressione sia lossy (con perdita di dati, come JPEG) sia lossless (senza perdita di dati, come PNG). La compressione lossy di WebP è mediamente più efficiente del 25-35% rispetto a JPEG a parità di indice SSIM (Structural Similarity Index Measure). La compressione lossless è circa il 26% più piccola rispetto a PNG.
  • Supporto Trasparenza (Alpha Channel): A differenza di JPEG, WebP supporta la trasparenza (canale alfa) anche in modalità lossy, con file di dimensioni significativamente inferiori rispetto a PNG.
  • Animazioni: WebP può sostituire le GIF animate, offrendo file molto più piccoli e una qualità colore superiore (supporta colore a 24 bit con canale alfa a 8 bit, contro gli 8 bit e singola trasparenza delle GIF).
  • Metadati: Può includere metadati EXIF e XMP.

Svantaggi di WebP

  • Compressione Inferiore ad AVIF: Sebbene ottimo rispetto ai formati legacy, la sua efficienza di compressione è generalmente superata da AVIF.
  • Supporto Colore Limitato (rispetto ad AVIF): Non supporta nativamente l’High Dynamic Range (HDR) o gamme di colori ampie (Wide Color Gamut – WCG) come AVIF.

Compatibilità Browser (2025)

Al 2025, il supporto per WebP è praticamente universale. Tutti i principali browser moderni (Chrome, Firefox, Safari, Edge, Opera) supportano WebP da diverse versioni. Anche Safari, che è stato l’ultimo ad adottarlo pienamente (da Safari 14 in poi), ora offre un supporto completo. Possiamo considerarlo un formato safe per la stragrande maggioranza degli utenti web. Puoi verificare lo stato attuale su CanIUse.com.

Che cos’è AVIF?

AVIF (AV1 Image File Format) è un formato immagine ancora più recente, standardizzato nel 2019 dalla Alliance for Open Media (AOMedia), un consorzio che include giganti come Google, Mozilla, Microsoft, Apple, Netflix, Amazon e altri. Si basa sul codec video AV1, royalty-free e open-source.

Vantaggi di AVIF

  • Compressione Superiore: Questo è il punto di forza principale di AVIF. Offre una riduzione delle dimensioni del file significativamente maggiore rispetto a WebP (e ovviamente a JPEG/PNG) a parità di qualità visiva, specialmente a bassi livelli di qualità/bitrate. Si parla di un risparmio medio del 30-50% rispetto a WebP.
  • Qualità Visiva: Mantiene dettagli e riduce gli artefatti di compressione (come blocking e banding) meglio di WebP e JPEG, anche a dimensioni di file molto ridotte.
  • Supporto Funzionalità Avanzate:
    • HDR (High Dynamic Range): Supporta una gamma dinamica più ampia, permettendo di visualizzare dettagli sia nelle aree molto luminose che in quelle molto scure.
    • WCG (Wide Color Gamut): Può rappresentare una gamma di colori più vasta rispetto al tradizionale sRGB (es. DCI-P3, Rec. 2020).
    • Profondità Colore: Supporta 8, 10 e 12 bit per componente colore.
    • Trasparenza (Alpha Channel): Come WebP, supporta la trasparenza lossy e lossless.
    • Animazioni: Può creare animazioni (utilizzando sequenze di frame AV1), potenzialmente sostituendo le GIF e i WebP animati con file ancora più piccoli.
    • Compressione Lossless: Offre anche una modalità lossless molto efficiente.

Svantaggi di AVIF

  • Complessità di Codifica/Decodifica: Codificare (creare) immagini AVIF è computazionalmente più intensivo e lento rispetto a WebP o JPEG. Anche la decodifica (visualizzazione nel browser) richiede più risorse CPU, anche se i browser stanno ottimizzando questo processo. Questo può avere un impatto minimo sul rendering iniziale su dispositivi meno potenti.
  • Tooling e Ecosistema: Essendo più recente, il tooling per creare e manipolare file AVIF è leggermente meno maturo rispetto a WebP, anche se sta migliorando rapidamente.
  • Compatibilità: Sebbene in rapida crescita, la compatibilità non è (ancora) assolutamente universale come WebP, ma nel 2025 è supportato dalla stragrande maggioranza dei browser moderni.

Compatibilità Browser (2025)

AVIF ha visto un’adozione rapidissima. Nel 2025, è supportato nativamente da Chrome (dalla v85), Firefox (dalla v93), Opera (dalla v71) e Safari (dalla v16.4). Edge (basato su Chromium) lo supporta di conseguenza. Questo copre la vasta maggioranza del mercato browser. Il supporto è solido, ma è sempre bene prevedere un fallback per browser molto vecchi o specifici. Verifica lo stato aggiornato su CanIUse.com.

WebP vs AVIF: Confronto Diretto

Mettiamo ora i due formati fianco a fianco per capire meglio le differenze chiave nel contesto del WebP vs AVIF.

Qualità vs Compressione

  • AVIF: Vince chiaramente. A parità di qualità percepita, AVIF produce file significativamente più piccoli di WebP. Questo vantaggio è particolarmente marcato a livelli di compressione più aggressivi, dove AVIF tende a preservare meglio i dettagli e a mostrare meno artefatti visivi.
  • WebP: Offre comunque un eccellente rapporto qualità/compressione rispetto a JPEG e PNG, ma non raggiunge l’efficienza di AVIF.

Vincitore: AVIF

Supporto Browser

  • WebP: Supporto praticamente universale nel 2025. È una scelta molto sicura.
  • AVIF: Supporto molto ampio e in continua crescita, coprendo la stragrande maggioranza degli utenti con browser aggiornati. Richiede ancora attenzione ai (pochi) casi limite.

Vincitore: WebP (per un margine ormai sottile)

Velocità di Codifica/Decodifica

  • WebP: Generalmente più veloce sia nella codifica (creazione dell’immagine) che nella decodifica (visualizzazione nel browser). Richiede meno risorse computazionali.
  • AVIF: La codifica è notevolmente più lenta e richiede più CPU. La decodifica è anch’essa più intensiva, anche se le prestazioni stanno migliorando con le ottimizzazioni dei browser e delle librerie.

Vincitore: WebP

Funzionalità

  • WebP: Copre le basi moderne: lossy, lossless, trasparenza, animazioni.
  • AVIF: Offre tutto ciò che fa WebP, più il supporto per HDR, Wide Color Gamut e profondità di colore maggiori (10/12 bit).

Vincitore: AVIF

Tabella Riassuntiva (Valutazione relativa)

CaratteristicaWebPAVIFNote
Compressione (Lossy)OttimaEccellenteAVIF è ~30-50% migliore
Compressione (Lossless)BuonaOttimaAVIF è spesso migliore
Qualità a Bassa Dim.BuonaEccellenteAVIF preserva meglio i dettagli
TrasparenzaEntrambi supportano lossy/lossless alpha
AnimazioneAVIF potenzialmente più efficiente
HDR / WCGNoVantaggio chiave di AVIF
Velocità CodificaVeloceLentaAVIF richiede più CPU/tempo
Velocità DecodificaVeloceModerataAVIF richiede più CPU, ma migliora
Supporto Browser (2025)UniversaleMolto AmpioWebP ha un leggerissimo vantaggio storico
Royalty-FreeEntrambi sono aperti

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Quando scegliere WebP e quando scegliere AVIF

La scelta tra WebP vs AVIF dipende dalle priorità del tuo progetto:

Scegli WebP se:

  • Priorità Massima Compatibilità: Se devi garantire il funzionamento sul 99.9% dei browser, inclusi alcuni non recentissimi (anche se nel 2025 è meno un problema).
  • Velocità di Codifica Critica: Se generi immagini dinamicamente sul server e la velocità di creazione è un fattore limitante.
  • Risorse Server Limitate: La minore richiesta di CPU per la codifica può essere un vantaggio.
  • Non hai bisogno di HDR/WCG: Se le tue immagini sono standard sRGB e non richiedono gamma dinamica estesa.
  • Semplicità: È un formato maturo, ben supportato da tutti gli strumenti e facile da implementare come “primo passo” oltre JPEG/PNG.

Scegli AVIF se:

  • Massima Ottimizzazione dello Spazio: Se l’obiettivo primario è ridurre al minimo le dimensioni dei file per velocizzare il caricamento e ridurre il consumo di banda.
  • Qualità Visiva Superiore a Bassa Dimensione: Essenziale per siti con molte immagini, specialmente fotografiche o con gradienti complessi, dove si vuole spingere la compressione senza degradare troppo la qualità.
  • Necessità di HDR o Wide Color Gamut: Se lavori con contenuti visivi avanzati che richiedono queste funzionalità.
  • Target Moderno: Se la maggior parte del tuo pubblico utilizza browser aggiornati (come è lecito aspettarsi nel 2025).
  • Sei disposto a gestire il Fallback: Usando il tag <picture>, puoi servire AVIF ai browser compatibili e WebP (o JPEG/PNG) agli altri.

La strategia migliore: usarli entrambi! Nella maggior parte dei casi, la soluzione ideale nel 2025 è implementare entrambi i formati utilizzando il tag <picture> HTML5. Questo permette di servire AVIF ai browser che lo supportano (la maggioranza) e WebP come primo fallback, garantendo così i benefici di AVIF alla maggior parte degli utenti e un’ottima ottimizzazione con WebP per gli altri.

Best practices per implementare WebP e AVIF

  1. Usa il Tag <picture>: È lo standard HTML5 per offrire formati multipli. Il browser sceglierà il primo formato <source> che supporta. Dai priorità ad AVIF, poi WebP, e infine un formato legacy (JPEG/PNG) nell’ <img> fallback. Per una guida dettagliata, consulta il nostro articolo su come ottimizzare le immagini con picture e srcset.
  2. Ordine dei Source: Metti sempre il formato più performante (AVIF) per primo, seguito da WebP, e infine il fallback nell’ <img>. HTML<picture> <source srcset="immagine.avif" type="image/avif"> <source srcset="immagine.webp" type="image/webp"> <img src="immagine.jpg" alt="Descrizione immagine" width="800" height="600"> </picture>
  3. Automatizza la Conversione: Convertire manualmente ogni immagine è impraticabile. Usa:
    • Build Tools: Webpack, Vite, Gulp, Grunt con plugin specifici (es. imagemin-avif, imagemin-webp).
    • CMS Plugins: Molti CMS (WordPress, etc.) hanno plugin che generano e servono automaticamente formati moderni.
    • CDN (Content Delivery Network): Servizi come Cloudinary, Akamai, Cloudflare Image Optimization possono rilevare il supporto del browser e servire il formato ottimale al volo (spesso chiamato “Content Negotiation” o “Auto Format”).
  4. Lazy Loading: Carica le immagini solo quando stanno per entrare nel viewport. Usa l’attributo loading="lazy" nativo o librerie JavaScript come Intersection Observer.
  5. Responsive Images: Usa gli attributi srcset e sizes all’interno del tag <img> (e opzionalmente nei <source>) per servire immagini di dimensioni diverse a seconda della risoluzione dello schermo e del layout. Leggi la nostra guida al responsive design con media queries.
  6. Qualità vs Dimensione: Sperimenta con i livelli di qualità per trovare il giusto bilanciamento per il tuo sito. Un livello di qualità 75-85 per WebP lossy e 60-75 per AVIF lossy è spesso un buon punto di partenza.

Esempio Pratico: il tag <picture>

Ecco un esempio più completo che combina formati multipli e responsive images:

<picture>
  <source
    type="image/avif"
    srcset="hero-large.avif 1200w,
            hero-medium.avif 800w,
            hero-small.avif 400w"
    sizes="(min-width: 768px) 800px, 100vw">

  <source
    type="image/webp"
    srcset="hero-large.webp 1200w,
            hero-medium.webp 800w,
            hero-small.webp 400w"
    sizes="(min-width: 768px) 800px, 100vw">

  <img
    src="hero-medium.jpg"
    srcset="hero-large.jpg 1200w,
            hero-medium.jpg 800w,
            hero-small.jpg 400w"
    sizes="(min-width: 768px) 800px, 100vw"
    alt="Eroe della pagina che mostra un paesaggio montano al tramonto"
    width="800" height="450"
    loading="lazy">
</picture>

In questo esempio:

  1. I browser che supportano AVIF caricheranno il file .avif appropriato in base alle sizes e srcset.
  2. I browser che non supportano AVIF ma supportano WebP caricheranno il file .webp appropriato.
  3. I browser che non supportano nessuno dei due (molto rari nel 2025) o i crawler che non interpretano <source> caricheranno il file .jpg specificato nell’<img>.
  4. sizes dice al browser quanto spazio occuperà l’immagine nel layout, aiutandolo a scegliere il srcset giusto.
  5. loading="lazy" rimanda il caricamento finché l’immagine non è vicina al viewport.
  6. width e height aiutano a prevenire il Cumulative Layout Shift (CLS).

Conclusione: La Scelta Consapevole per il 2025

La battaglia WebP vs AVIF non ha un vincitore unico, ma ci offre due potenti strumenti per rendere il web più veloce ed efficiente. WebP rimane una scelta solida, universale e performante, un ottimo upgrade rispetto ai formati legacy. AVIF rappresenta la frontiera attuale della compressione di immagini, offrendo risparmi di banda notevoli e funzionalità avanzate come HDR, ideale per chi cerca le massime prestazioni e qualità visiva.

Nel 2025, per la maggior parte dei progetti frontend, la strategia vincente è abbracciare entrambi i formati. Implementare AVIF come prima scelta, con WebP come fallback immediato, utilizzando il tag <picture>, permette di offrire la migliore esperienza possibile alla più ampia fetta di utenti. L’automazione tramite build tools, CMS o CDN rende questo approccio praticabile su larga scala.

Non rimandare: l’ottimizzazione delle immagini è un investimento diretto in performance, UX e SEO.

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