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Web Performance 2025: introduzione ai Core Web Vitals e ottimizzazioni chiave

Il web si evolve a un ritmo vertiginoso. Ogni anno porta con sé nuove tecnologie, framework e, soprattutto, aspettative sempre più alte da parte degli utenti. Nel 2025, la velocità e la fluidità con cui un sito risponde e si carica non sono più un semplice plus, ma un requisito fondamentale. La Web Performance 2025 è al centro dell’attenzione, non solo per garantire un’ottima esperienza utente, ma anche per migliorare la visibilità sui motori di ricerca.

Se sei uno sviluppatore frontend italiano di livello medio-avanzato, sai bene che padroneggiare le tecniche di ottimizzazione è cruciale per distinguersi. Questo articolo ti guiderà nel mondo dei Core Web Vitals, le metriche che Google ha posto al centro della sua valutazione della Page Experience, e ti fornirà le strategie chiave per assicurare che i tuoi progetti siano performanti, reattivi e stabili.

Cosa sono i Core Web Vitals?

I Core Web Vitals (CWV) sono un set di metriche standardizzate introdotte da Google per misurare l’esperienza utente di una pagina web in termini di caricamento, interattività e stabilità visiva. Pensali come i parametri vitali di un paziente: indicano lo stato di salute di una pagina web dal punto di vista dell’utente. Puoi trovare una panoramica completa dei Core Web Vitals su web.dev.

Google ha reso i CWV un fattore di ranking ufficiale nel 2021, e la loro importanza è destinata a crescere nella Web Performance 2025. Comprendere e ottimizzare queste metriche è quindi indispensabile per la SEO tecnica e, naturalmente, per offrire la migliore esperienza possibile ai visitatori.

Attualmente, i Core Web Vitals sono tre:

1. LCP (Largest Contentful Paint)

Il Largest Contentful Paint misura il tempo impiegato per visualizzare l’elemento di contenuto più grande (un’immagine, un blocco di testo, un video, ecc.) all’interno del viewport. Questo elemento è solitamente percepito dall’utente come il completamento del caricamento principale della pagina. Se vuoi approfondire, abbiamo un articolo dedicato su come ottimizzare l’LCP.

  • Significato: Indica quanto tempo impiega l’utente a vedere il contenuto “principale” della pagina.
  • Valori di riferimento:
    • Buono: ≤ 2.5 secondi
    • Richiede miglioramenti: 2.5 – 4.0 secondi
    • Scarso: > 4.0 secondi

Elementi che tipicamente influenzano l’LCP includono: immagini <img> (anche quelle all’interno di tag <svg>), elementi <video>, elementi con immagini di sfondo (background-image), blocchi di testo a livello di blocco.

2. CLS (Cumulative Layout Shift)

Il Cumulative Layout Shift misura la stabilità visiva della pagina durante il caricamento. Calcola la somma di tutti gli spostamenti imprevisti del layout che si verificano mentre la pagina è ancora in fase di caricamento. Uno spostamento del layout avviene ogni volta che un elemento visibile cambia la sua posizione da un frame all’altro.

  • Significato: Riflette quanto la pagina sia stabile mentre si carica. Un CLS alto significa che gli elementi “saltano” mentre l’utente cerca di interagire, causando frustrazione o clic errati.
  • Valori di riferimento:
    • Buono: ≤ 0.1
    • Richiede miglioramenti: 0.1 – 0.25
    • Scarso: > 0.25

Cause comuni di CLS sono immagini senza dimensioni esplicitate, banner pubblicitari che si caricano tardi e spostano il contenuto, contenuti iniettati dinamicamente sopra il contenuto esistente, e font caricati in modo non ottimale che causano uno “scatto” nel testo (FOIT/FOUT).

3. INP (Interaction to Next Paint)

L’Interaction to Next Paint è la metrica più recente (ufficialmente sostituirà il First Input Delay – FID – a partire da marzo 2024) e misura la reattività complessiva di una pagina alle interazioni dell’utente. Monitora la latenza di tutte le interazioni clic, tap e tastiera che si verificano durante la visita di un utente su una pagina e riporta un singolo valore che è la latenza più alta (o quasi) osservata per la pagina.

  • Significato: Indica quanto tempo impiega la pagina a rispondere a un’azione dell’utente (come cliccare un pulsante) e a visualizzare il primo frame del risultato di tale azione.
  • Valori di riferimento:
    • Buono: ≤ 200 millisecondi
    • Richiede miglioramenti: 200 – 500 millisecondi
    • Scarso: > 500 millisecondi

Un INP elevato è spesso causato da JavaScript che blocca il thread principale per troppo tempo, rendendo la pagina non responsiva alle interazioni dell’utente. Per approfondire l’ottimizzazione del codice JavaScript, puoi leggere il nostro articolo sulla JavaScript Performance Optimization e sulle tecniche avanzate per dev.

Come vengono misurati i Core Web Vitals? Strumenti essenziali

Comprendere i CWV è il primo passo; misurarli è il secondo. Esistono diversi strumenti, sia basati su dati di laboratorio (“Lab Data”) che su dati reali degli utenti (“Field Data”).

  • Lab Data: Vengono raccolti in un ambiente di test controllato (come un server di Google) simulando il caricamento della pagina. Utili per il debug e l’identificazione di problemi specifici durante lo sviluppo. Strumenti: Lighthouse, Chrome DevTools, WebPageTest. Se vuoi usare Chrome DevTools al meglio, abbiamo un articolo con 5 trucchi avanzati.
  • Field Data (CrUX): Vengono raccolti da utenti reali che visitano la tua pagina (se hanno acconsentito a condividere i dati di utilizzo di Chrome). Riflettono l’esperienza reale degli utenti su una varietà di dispositivi, reti e condizioni. Strumenti: Chrome User Experience Report (CrUX), Google Search Console (Sezione Core Web Vitals), PageSpeed Insights (mostra sia Lab che Field Data).

Strumenti consigliati:

  • PageSpeed Insights: Lo strumento più immediato per avere una panoramica completa, mostrando dati Lab (Lighthouse) e Field (CrUX) per mobile e desktop. Ti dà un punteggio complessivo e suggerimenti specifici.
  • Lighthouse: Integrato in Chrome DevTools (tab “Lighthouse”). Esegue un audit completo su performance, accessibilità, best practices e SEO. Puoi eseguirlo localmente durante lo sviluppo.
  • Chrome DevTools: La tab “Performance” ti permette di registrare il caricamento della pagina e le interazioni, analizzando nel dettaglio cosa accade sul thread principale, identificando script lunghi o layout shifts. La tab “Elements” con il Web Vitals overlay può mostrare gli elementi LCP e gli spostamenti CLS in tempo reale.
  • Estensione Web Vitals: Un’estensione per Chrome che mostra in tempo reale i CWV per la pagina che stai visitando, utile per il debugging veloce sul campo.
  • Libreria web-vitals: Una piccola libreria JavaScript di Google (disponibile su GitHub) che puoi integrare nel tuo sito per raccogliere dati CWV sui tuoi utenti reali e inviarli a un servizio di analytics (come Google Analytics 4, anche se richiede configurazione personalizzata, o piattaforme RUM dedicate).

Perché i Core Web Vitals sono importanti?

L’importanza dei Core Web Vitals va ben oltre il semplice “fare contento Google”. Sono metriche che riflettono direttamente l’esperienza che un utente ha interagendo con il tuo sito.

  • Impatto sulla SEO: Come accennato, i CWV fanno parte dei fattori di ranking di Google (sotto il cappello della Page Experience). Pagine con CWV “Buoni” hanno un leggero vantaggio in termini di posizionamento rispetto a pagine con CWV “Scarsi”, a parità di altri fattori di ranking (pertinenza del contenuto, backlink, ecc.). Sebbene non siano una bacchetta magica per il ranking, ignorarli significa partire con uno svantaggio. La Web Performance 2025 è intrinsecamente legata alla SEO tecnica per developer.
  • Esperienza utente: Pagine veloci, reattive e stabili rendono l’esperienza utente piacevole. Gli utenti sono meno propensi ad abbandonare un sito che si carica velocemente, interagiscono senza ritardi e non subiscono “salti” improvvisi del contenuto. Migliorare l’esperienza utente con CSS avanzato è un altro aspetto fondamentale.
  • Ranking e conversioni: Una migliore esperienza utente si traduce in metriche comportamentali positive: minor tasso di rimbalzo, maggior tempo sulla pagina, più pagine visitate per sessione. Questi segnali, sia direttamente che indirettamente, possono influenzare positivamente il ranking. Soprattutto, un sito performante aumenta le probabilità di raggiungere gli obiettivi di business, che si tratti di vendite (e-commerce), iscrizioni (newsletter), o completamento di moduli (lead generation). Ogni secondo guadagnato nel caricamento o nella reattività può avere un impatto diretto sui tassi di conversione.

Ottimizzazioni chiave per ciascuna metrica

Affrontiamo ora le strategie pratiche per migliorare ciascun Core Web Vital.

Ottimizzazioni per LCP (Largest Contentful Paint)

L’obiettivo è far comparire l’elemento LCP il più velocemente possibile.

  1. Ottimizza il tempo di risposta del server: Un server lento è spesso la causa principale di un LCP elevato.
    • Scegli un hosting performante.
    • Utilizza un CDN (Content Delivery Network) per servire asset statici da server più vicini all’utente.
    • Ottimizza il codice backend e le query al database.
    • Utilizza la cache a livello di server.
  2. Rimuovi risorse che bloccano il rendering: JavaScript e CSS sincroni nel <head> bloccano la visualizzazione della pagina finché non vengono scaricati, parseificati ed eseguiti.
    • Rendi il CSS asincrono (<link rel="stylesheet" href="..." media="print" onload="this.media='all'">) o inline (solo il CSS critico per la parte above-the-fold).
    • Rendi il JavaScript asincrono (<script src="..." async></script>) o differito (<script src="..." defer></script>). Abbiamo una guida su come usare async e defer. Sposta gli script non essenziali a fine body.
  3. Ottimizza le immagini: Le immagini sono spesso l’elemento LCP.
    • Comprimi le immagini senza perdere troppa qualità (strumenti come TinyPNG, Compressor.io).
    • Utilizza formati immagine moderni e più efficienti (WebP, AVIF: quale formato usare nel 2025).
    • Fornisci immagini responsive (<img srcset="..." sizes="...">) per servire la dimensione corretta in base al dispositivo. Puoi approfondire con la nostra guida su ottimizzare le immagini con picture e srcset.
    • Lazy loading: Utilizza l’attributo loading="lazy" (MDN web docs: loading) per le immagini sotto la fold (quelle non visibili inizialmente). Attenzione: Non applicarlo all’elemento LCP stesso se è un’immagine! Potrebbe ritardarne il caricamento. Per implementare il lazy loading (e non solo) puoi usare l’Intersection Observer.
    • Preload dell’immagine LCP: Se l’elemento LCP è un’immagine che compare subito, considera di utilizzare <link rel="preload" as="image" href="..."> (MDN web docs: Preload) per dare al browser un suggerimento ad alta priorità per scaricarla prima.
  4. Ottimizza i font web: I font personalizzati possono ritardare la visualizzazione del testo.
    • Precarica i font critici (<link rel="preload" as="font" type="font/woff2" crossorigin href="...">).
    • Usa font-display: swap; (MDN web docs: font-display) per mostrare prima un font di fallback e poi sostituirlo una volta che quello personalizzato è caricato. Considera optional o block a seconda delle esigenze specifiche. Abbiamo anche una guida su come scegliere e ottimizzare i font per il web.
  5. Minimizza il lavoro sul thread principale: Ridurre la quantità di JavaScript che deve essere eseguito durante il caricamento iniziale.

Ottimizzazioni per CLS (Cumulative Layout Shift)

L’obiettivo è prevenire spostamenti inattesi del layout.

  1. Specifica dimensioni per immagini e video: Includi sempre gli attributi width e height nei tag <img> e <video>, o utilizza CSS con aspect-ratio (MDN web docs: aspect-ratio) per riservare lo spazio corretto prima che l’elemento venga caricato.
  2. Gestisci banner pubblicitari e embed: Questi elementi sono noti per causare spostamenti.
    • Riserva lo spazio per l’ad slot o l’embed prima che venga caricato, magari con un placeholder o uno spazio minimo predefinito.
    • Evita di inserire annunci sopra contenuti esistenti a meno che lo spazio non sia già stato riservato.
  3. Evita l’iniezione dinamica di contenuti sopra contenuti esistenti: Inserire messaggi di cookie, banner promozionali o altri contenuti nella parte superiore della pagina dopo che il contenuto principale è stato visualizzato causerà uno spostamento. Inseriscili in posizioni che non influenzano il layout esistente (es. bottom of the viewport) o riserva lo spazio dall’inizio.
  4. Precarica i font e utilizza font-display: Come visto per LCP, precaricare i font e usare font-display: swap; aiuta a ridurre il “flash of unstyled text” (FOUT) o il “flash of invisible text” (FOIT) che causano spostamenti quando il browser scambia il font di fallback con quello personalizzato.

Ottimizzazioni per INP (Interaction to Next Paint)

L’obiettivo è garantire che le interazioni dell’utente ricevano un feedback visivo rapido.

  1. Minimizza il tempo di esecuzione di JavaScript: Lunghe task JavaScript sul thread principale impediscono alla pagina di rispondere rapidamente alle interazioni.
    • Dividi il codice (Code Splitting) utilizzando bundler come Webpack o Rollup per caricare solo il JS necessario per una determinata route o componente.
    • Rimuovi il codice non utilizzato (Tree Shaking).
    • Ottimizza gli algoritmi e le logiche che richiedono molto tempo di calcolo. Abbiamo una guida completa sulla JavaScript Performance Optimization.
  2. Utilizza Web Workers per task computazionalmente intensive: Sposta le operazioni JavaScript che richiedono molto tempo fuori dal thread principale in un Web Worker (MDN web docs: Web Workers).
  3. Ottimizza gli event handler: Gli handler di eventi (come click, input, scroll) dovrebbero essere il più leggeri possibile.
    • Sposta logiche complesse fuori dall’handler immediato (es. usa setTimeout con tempo 0 per deferire il lavoro non critico).
    • Utilizza tecniche come Debouncing e Throttling per limitare la frequenza con cui vengono eseguiti gli handler per eventi che si attivano spesso (es. scroll, resize, input di testo con autocompletamento). Puoi imparare a gestire eventi in JavaScript con addEventListener.
  4. Lazy load JavaScript non critico: Ritarda il caricamento e l’esecuzione di script che non sono immediatamente necessari per l’interazione iniziale della pagina. Framework moderni (come quelli discussi nel nostro articolo sui framework JS emergenti o sui migliori framework JavaScript 2025) offrono pattern per il lazy loading di componenti o moduli.

Un approccio progressivo alla performance

Migliorare la performance web non è un’attività da fare una volta e dimenticare. Richiede un processo continuo:

  1. Audit iniziale: Usa strumenti come PageSpeed Insights e Lighthouse per ottenere una baseline delle tue metriche CWV e identificare le aree più problematiche. Analizza sia i dati Lab che, se disponibili, i dati Field.
  2. Correggi e ottimizza: Prioritizza le ottimizzazioni in base all’impatto maggiore sulle metriche CWV. Applica le tecniche viste sopra. Concentrati prima sui problemi che influenzano il maggior numero di utenti (come indicato dai dati CrUX in Search Console).
  3. Misurazione continua: Monitora regolarmente i tuoi CWV. Google Search Console è fondamentale per tracciare l’andamento dei dati Field nel tempo. Utilizza strumenti di Real User Monitoring (RUM) come la libreria web-vitals inviando dati a Google Analytics 4 (GA4) o a piattaforme RUM dedicate per avere insight più granulari sull’esperienza dei tuoi utenti reali.

Questo ciclo iterativo ti permette di mantenere alta la performance e di rispondere proattivamente a eventuali regressioni o cambiamenti nel comportamento degli utenti e negli standard web della Web Performance 2025. Per un riepilogo veloce, puoi consultare la nostra Checklist SEO tecnica per sviluppatori frontend.

Checklist finale per sviluppatori frontend

Integrare l’attenzione alla performance nel tuo flusso di lavoro quotidiano è il modo migliore per costruire siti veloci fin dall’inizio.

Conclusione

Investire nella Web Performance 2025 e nell’ottimizzazione dei Core Web Vitals non è solo una necessità imposta da Google per la SEO, ma una strategia fondamentale per il successo di qualsiasi progetto web. Un sito veloce, reattivo e stabile riduce l’abbandono, migliora l’engagement e aumenta le conversioni.

Per noi sviluppatori frontend, padroneggiare queste tecniche significa aggiungere un valore enorme ai progetti su cui lavoriamo e posizionarci come professionisti in grado di costruire esperienze digitali di alta qualità. Che tu lavori in un team (magari usando Git e GitHub al meglio) o come sviluppatore freelance, la capacità di garantire ottime performance web è un vantaggio competitivo significativo nel panorama digitale del 2025. Inizia oggi stesso a misurare, ottimizzare e monitorare: i tuoi utenti (e Google!) ti ringrazieranno.

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